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mercoledì 20 luglio 2016

Pronti per le Perseidi? Piccola guida alla notte di San Lorenzo

Guida alle Perseidi della notte di San Lorenzo


Siamo già in mille a meravigliarci del cielo stellato sopra di noi! Abbiamo pensato che il modo migliore per ringraziarvi potesse essere una guida alle Perseidi 2016, ovvero la notte di San Lorenzo. Come ogni anno la Terra passerà in queste settimane da una zona ricca di detriti e polveri lasciate dalla cometa Swift-Tuttle, che daranno origine al famoso sciame meteorico.

Secondo gli esperti della NASA è previsto uno degli spettacoli più intensi degli ultimi anni, con una pioggia di quasi 200 meteoriti per ora! La pioggia di stelle in realtà è già iniziata da un paio di notti, ma il picco sarà raggiunto la notte del 12 agosto, quindi abbiamo un po' di tempo per prepararci e godere al meglio dell'evento.

La pioggia di meteoriti si irradierà dalla costellazione del Perseo. Come fare a riconoscerla? Guardate a Nord-Est a partire dalle 23 ogni notte, potrete osservare 5 stelle a forma di W ruotata a sinistra, si tratta della costellazione di Cassiopea. Adesso spostiamo lo sguardo un po' più in basso, ci troviamo già nella costellazione del Perseo e da qui si irradierà la pioggia di meteoriti!

Nei prossimi giorni vi daremo nuovi dettagli, stay tuned! Ringraziamo la rivista Sky and Telescope per averci concesso di riprodurre le loro immagini ed il seguente video. http://www.skyandtelescope.com


lunedì 18 luglio 2016

Il Leviatano ed il Vortice

"Il Leviatano" credit: Royal Astronomical Society
La Galassia Vortice (Whirlpool), nota anche come M51 contiene ben 160 miliardi di stelle ed è ben visibile da tutto l'emisfero Nord, anche se si trova a ben 23 milioni di anni luce da noi! Se vi trovate in un luogo molto buio un semplice binocolo può permettervi di riconoscerla nella costellazione dei Cani di Caccia in prossimità nel Grande Carro. Con un telescopio amatoriale è possibile riconoscere anche la sua compagna, la piccola galassia NGC 5195.





Si tratta della prima galassia a spirale ad essere stata scoperta, anche se tutto avvenne un po' per caso. L'astronomo irlandese William Parsons infatti nel 1845 costruì quello che allora era il telescopio più grande del mondo, il cosiddetto "Leviatano di Parsonstown". Il telescopio aveva un'apertura di ben 182 cm, tuttavia poggiava su due grandi muri che ne limitavano il movimento agli oggetti che hanno una declinazione Nord. Per questo motivo fu impossibile usarlo per osservare le nebulose e gli ammassi nelle costellazioni dello Scorpione e del Sagittario, per le quali era stato progettato.

Disegno di M51 e NGC 5195, come appare in un piccolo telescopio.

Parsons allora si dedicò allo studio di M51, così come questa piccola macchia era stata catalogata da Messier nel 1774, scoprendo appunto che si trattava di una meravigliosa galassia a spirale. Parsons produsse numerosi disegni delle sue osservazioni, che somigliano molto alle moderne fotografie di M51. Tuttora molti astrofili si dedicano al disegno delle galassie, che rimane un'alternativa altrettanto artistica (ed economica) alla fotografia.


Il "Leviatano" oggi è stato ristrutturato e si trova nel Castello di Birr dove ogni anno si celebra il "Whirlpool Star Party" e tantissimi amatori puntano i loro telescopi accanto al Leviatano per osservare questo splendido Vortice di stelle.


La Galassia Vortice, come appare nel ciel estivo. Immagine prodotta col Software Stellarium.

mercoledì 13 luglio 2016

Ofiuco e il serpente: leggenda, medicina e guarigione

Rappresentazione artistica della costellazione di Ofiuco.
Immagine Prodotta tramite Stellarium.
Nel cielo sono presenti ben 92 costellazioni, 48 di esse furono classificate già nell'antichità e sono associate a numerose leggende. La costellazione di Ofiuco si trova nei pressi dell'Equatore celeste ed è visibile da quasi tutto il globo. Ofiuco si sovrappone alla costellazione del serpente formando una coppia di costellazioni da apprezzare in estate.

La stella più brillante della costellazione (Alfa-Ophiuchi) si chiama Rasalhague, ovvero: "la testa di colui che raccoglie il serpente" dall'arabo. Per gli antichi Babilonesi Ofiuco rappresenta il dio Marduk in lotta col drago Tiamat, mentre nella mitologia greca verrà identificato con Asclepio il dio della medicina.
Asclepio era figlio di Apollo e della principessa Coronis. Tuttavia mentre Coronis era in attesa di Asclepio tradì Apollo, che la uccise salvando però il nascituro. Il piccolo Asclepio fu affidato al centauro saggio Chirone che gli insegnò l'arte della Medicina.
Ben presto il giovane Asclepio divenne capace di salvare diversi uomini ed un giorno fece tornare in vita il piccolo Glauco figlio del re Minosse. Asclepio infatti aveva notato come un serpente fosse in grado di far rivivere un altro serpente ucciso da lui stesso per mezzo di un'erba miracolosa e aveva usato questa stessa erba per salvare Glauco.

La scoperta di quest'erba miracolosa non fu vista di buon occhio da Ade, dio degli inferi, che avrebbe visto sempre meno uomini nel suo regno, per questo ne parlò con Zeus suo fratello, il quale uccise Asclepio con una saetta.

Apollo andò su tutte le furie e per vendetta uccise i Ciclopi che forgiavano le saette di Zeus, allora il re degli dei, per ritrovare la pace, pose Ofiuco in cielo, rendendolo immortale.

Ancora oggi Ofiuco che afferra il serpente è il simbolo della guarigione.

Per approfondimenti su Ofiuco e altre leggende, vi consigliamo la lettura di:
"A Walk through the Heavens" di M.D. Heifetz e W. Tirion.
La costellazione di Ofiuco, così come appare in queste settimane.
Immagine Prodotta tramite Stellarium.

venerdì 8 luglio 2016

Molecole chirali nello spazio interstellare: indizi di forme di vita nella galassia?

Come le nostre, molte molecole possono esistere in forme che sono immagini speculari l’una dell’altra. Tuttavia le molecole associate con la vita come: gli amminoacidi, le proteine, gli enzimi e gli zuccheri, si trovano in natura in una sola forma (enantiomero).
Un gruppo di ricerca guidato dal Dr. Brett McGuire del Caltech (U.S.A.) ha recentemente annunciato la scoperta di ossido di propilene interstellare. Il gruppo di ricerca californiano ha rilevato questa molecola tramite misure radioscopiche, nella nube interstellare Sagittarius B2 Nord, un’enorme fornace di nuove stelle situata al centro della Via Lattea e con una massa pari a circa 3 milioni di volte quella del sole!


La nube interstellare Sagittarius B2 Nord.

L’ossido di propilene esiste in natura in due configurazioni speculari, al momento gli scienziati non sono riusciti a determinare se nella nube cosmica nella costellazione del Sagittario una di queste due configurazioni sia prevalente.

L'ossido di propilene nelle due configurazioni speculari in cui si presenta in natura.

La presenza di molecole chirali è stata già osservata nel meteorite Murchison, che cadde in Australia nel 1969, che conteneva aminoacidi in maggioranza nella configurazione definita L, come la stragrande maggioranza di quelle presenti negli organismi viventi. Questo meteorite aveva grossomodo la stessa età del sole, ora la scoperta di una molecola chirale in una nube interstellare situata nel centro della galassia può spingere indietro nella storia del cosmo la preferenza della natura per una forma chirale sulla sua immagine speculare.
Questa emozionante scoperta è estremamente rilevante per la comunità scientifica. Il team del prof. Blake detto che il prossimo passo sarà lo svolgimento di più ampie osservazioni sensibili alla luce polarizzata circolarmente, per distinguere i due enantiomeri. Un'indagine di successo potrebbe permettere di sviluppare una tecnica appropriata per l'identificazione di molecole chirali ancora più complesse in tutto l'universo. Inoltre determinando l'epoca in cui le prime molecole chirali sono state prodotte, sarà possibile avanzare previsioni statistiche più accurate sulla presenza di vita in una certa regione della galassia.

La ricerca è stata pubblicata sul numero di Science di giugno 

Maggiori info sulle molecole chirali qui